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martedì 8 ottobre 2013

Trippy Wicked and the Cosmic Children of the Knight – Underground

#PER CHI AMA: Stoner, Kyuss, Monster Magnet
Una bella botta, l’impatto con questo nuovo Ep dei Trippy Wicked (non me ne vorranno i tre inglesi se abbrevio così il loro nome, con buona pace dei “bambini cosmici del cavaliere”): la title track non è altro che una vagonata di fuzz che ti spettina per lo spostamento d’aria, chitarre ribassate, andamento lento nel suo stomp pestone ma inesorabile, e la voce che disegna melodie dal sapore molto seventies, qualcosa tra i Monster Magnet e dei Kyuss meno desertici e più acidi. La successiva "Echoes Return" è un’altra colata lavica di riff assassini, nella quale è sepolta una linea vocale irresistibile stile vecchi Soundgarden (Chris Cornell darebbe un rene per poter scrivere un pezzo così, oggi). Non sono esattamente dei virtuosi, i Trippy Wicked. Il loro approccio allo strumento è molto, per così dire, sanguigno e concreto, e c’è poco spazio per le sottigliezze. Forse anche per questo, “Enlightment” e “Discovieries”, le due tracce strumentali poste al centro del lavoro e unite in una sorta di suite, paiono un tantino prolisse e fuori fuoco - al di là della bontà di certe intuizioni - come un pittore dilettante che avesse deciso di dipingere un tramonto per il quale sarebbero stati necessari colori (mezzi toni, più che altro) che attualmente mancano alla sua tavolozza. Le cose vanno decisamente meglio quando tornano a fare quello che sanno fare meglio, ovvero suonare pezzoni acidi e groovy con la manopola del volume sempre sull’11, alla maniera degli Spinal Tap, come nella conclusiva, "New Beginnings", sette minuti di stoner pesantissimo e annichilente. Lavoro nel complesso godibile e interessante. Da seguire per eventuali ed auspicabili evoluzioni future. (Mauro Catena)

(Super Hot Records - 2013)
Voto: 70

https://www.facebook.com/trippywicked