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giovedì 17 ottobre 2013

Marydolls - La Calma

#PER CHI AMA: Pop Grunge, Stoner
Come ogni anno non può mancare il consueto appuntamento: si prende un buon gruppo rock dall'underground e lo si lancia nell'ormai fatiscente scena musicale italiana. Essendo ovviamente un'operazione a scopo di lucro, tutto ciò deve rispettare i requisiti del perfetto business. I Negramaro sono l'esempio lampante del gruppo che ha dovuto scendere a compromessi per poter sfondare, i Modà sono un prodotto per attirare folle di adolescenti ai concerti, i Blastema stanno nel mezzo e avanti così. La qualità e la creatività perdono sempre se messe contro il portafoglio, ma senza spendere altre parole sull'argomento, parliamo dei Marydolls. I nostri bresciani hanno fatto la classica gavetta sin dal 2001, partendo dalla scena alternative nuda e cruda del nord Italia per arrivare poi a condividere il palco con qualche buon manico di casa nostra (Verdena in primis). "La Calma" è un pop grunge, condito da bei suoni e testi, ogni tanto con qualche botta di vita che stona con i passaggi lenti e troppo pop di altri pezzi. Il vocalist segue uno stile sospeso tra Ministri e Max Gazzè, regalando delle sfumature non banali che si fanno ascoltare con facilità, mentre chitarre e ritmica attingono alla vecchia scuola di Seattle. "Mi Faccio a Fette" è una bella traccia, corretta dal punto di vista commerciale, ma che trasuda quello che i Marydolls covano sotto e vorrebbero tirar fuori. Bei riff che non brillano di creatività, ma un sapiente uso di break e assolo fatti di armonica a bocca rendono piacevoli i quasi quattro minuti di canzone. Ne hanno tratto anche un video, se volete andare a cercarvelo. La terza traccia trasuda sonorità blues polverose, ritmo che batte in testa e arpeggio di chitarra acustica, però poi gli arrangiamenti con gli archi tradiscono la promessa iniziale e lascia un pò insoddisfatti. Personalmente avrei proseguito con lo stile dell'incipit, più personale e in stile Bud Spencer Blues Explosions. Chiudiamo con "Tangenziale" che apre con un giro di chitarra tra il grunge e lo stoner, bella energia e un testo ricco di metafore taglienti e liberatorie. Il pezzo prosegue e cresce strizzando l'occhio ai Ministri e alla scena emergente italiana fatta di polvere e sabbia, ovvero stoner. Uno di quei pezzi che rischia di infilarsi sotto la doccia e non ti lascia per qualche giorno. Direi il mio pezzo preferito. Ascoltando qualcosa del precedente album devo dire che i Marydolls hanno fatto un lavoro di affinamento che ha portato ad avere un sound più abbordabile e facilmente passabile in radio. Non nascondo che mi piaceva assai, spero solo che il patto con il diavolo non li porti distante dalla linea tracciata qualche anno fa. Il susseguirsi di vari stili in questo "La Calma" sembra quasi un urlo al cielo alla ricerca di una identità, in eterna lotta tra bene e male. (Michele Montanari)

(Indiebox - 2013)
Voto: 70

http://www.marydolls.it/